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In Svizzera lungo il sentiero del whisky

Aggiornamento: 12 gen 2021


Che la Svizzera sia un Paese originale ci sono pochi dubbi. Man mano che proseguiamo nell’esplorazione dei vari cantoni scopriamo sempre qualcosa di nuovo e di incredibile. L’Appenzell, per esempio è una miniera apparentemente inesauribile di spunti per chi come noi di SvizzerAmo amiamo la Svizzera e le sue particolarità.


Whisky elvetico, itinerario di assaggi


Questa volta abbiamo scoperto che in questo cantone si produce whisky, non una bevanda a base di orzo qualsiasi ma un nettare che è stato più volte premiato a Londra alla prestigiosissima IWSC, l’International Wine & Spirit Competition. Esiste addirittura un percorso, l’Appenzell Whisky Trek che unisce in un itinerario di assaggi e visite 27 Berggasthäuser [locande di montagna] dell’Alpstein, la zona prealpina tra i cantoni San Gallo e i due Appenzell dominata dal monte Säntis. Il whisky è venduto in piccole bottiglie da 10 cc. e ogni locanda ha la sua etichetta e offre solo quella. Per acquistarle, presso tutte le locande sono in vendita a 150:- franchi, dei libretti con nove buoni, spendibili dove si vuole. Se si desidera completare la collezione, il libretto costa 400:- franchi compreso il raccoglitore.ù


Una storia recente nata grazie a un birraio


Il whisky elvetico ha una storia non antica ma curiosa, nasce da un’idea di un birraio di Appenzell, Karl Locher, il quale aveva numerose botti di quercia antiche che servivano per trasportare la birra nelle varie mescite e si chiedeva cosa potesse farne. Nel 1998 scoprì per caso che stava per essere abrogata una vecchia legge del tempo della II Guerra Mondiale che vietava l’utilizzo dell’orzo per produrre distillati e gli venne in mente di creare il whisky svizzero, il Säntis Malt Whisky da invecchiare nelle vecchie botti.

Il successo fu subito buono e le 27 locande di montagna di cui sopra cominciarono a offrire il whisky svizzero ai loro ospiti. Si sa che da cosa nasce cosa e uno di questi osti, Sepp Manser della Berggasthaus di Meglisalp scoprì che c’erano delle “produzioni particolari” che provenivano da botti uniche e nel 2012 ottenne di poterle tenere nella sua cantina e offrire quel tipo di whisky in esclusiva.

Il grande (e inaspettato) successo ha fatto sì che l’idea si diffondesse alle altre locande in modo che ciascuna avesse la propria botte. Unica, speciale e individuale.


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